Casa Macchi è un grazioso palazzetto di provincia che sorge all’ombra del campanile della chiesa di un tranquillo paesino a pochi chilometri da Varese, Morazzone. Questa residenza, gestita con passione e dedizione dal Fondo Ambiente Italiano (FAI), rappresenta non solo un esempio preminente di architettura residenziale, ma anche un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, custodendo gelosamente i segreti delle famiglie che vi hanno abitato.
Storia e Architettura
La storia di Casa Macchi inizia nel XVIII secolo, periodo in cui fu edificata, testimoniando l’evoluzione architettonica e stilistica attraverso i secoli. La dimora, originariamente concepita come residenza di campagna per la nobiltà locale, ha visto il susseguirsi di diverse famiglie, ognuna delle quali ha lasciato un’impronta indelebile sia nella struttura che nell’arredo interno.
L’architettura di Casa Macchi si distingue per la sua eleganza sobria, tipica delle ville di campagna lombarde, con un’attenzione particolare alla simmetria e alla proporzione delle facciate. Gli interni narrano storie di gusto e raffinatezza, offrendo ai visitatori un viaggio nel tempo, con uno sguardo speciale su quella che era la piccola borghesia del passato, non nobile, non molto ricca e attenta alla conservazione dei propri beni nel tempo.
Non vi è nulla di straordinario in questo luogo, né nel giardino, né nell’architettura, né nelle decorazioni o gli arredi, né infine negli oggetti o nella storia dei suoi abitanti. Eppure la prima visita qui soddisfa, perché vi è un indiscutibile fascino nel penetrare in un mondo che fu, conservato fin nei suoi minimi dettagli, congelato nel momento dell’abbandono – che pare quasi furtivo, repentino e inevitabile -, e che ancora odora di vita quotidiana, della caffettiera rimasta sulla stufa o della pipa lasciata sul tavolino tra le poltrone del salotto.
Il Giardino: Un Angolo di Paradiso
Il giardino di Casa Macchi merita una menzione speciale. La cura e la manutenzione di questo spazio verde sono esempi lampanti dell’impegno del FAI nella conservazione non solo dell’edificio ma anche del paesaggio circostante, promuovendo la biodiversità e la sostenibilità ambientale.
Il Fondo Ambiente Italiano ha acquisito Casa Macchi con l’obiettivo di preservare e valorizzare un patrimonio culturale di inestimabile valore. Grazie al lavoro di restauro e conservazione, il FAI ha riportato la dimora e il suo giardino agli antichi splendori, rendendoli accessibili al pubblico. La gestione di Casa Macchi da parte del FAI è esemplare del suo impegno nella tutela dell’arte, della cultura e della natura in Italia, promuovendo la consapevolezza e l’educazione verso il patrimonio storico-artistico nazionale.
Visite e l’emporio di Casa Macchi
Casa macchi è visitabile dal venerdì alla domenica e sono previste anche previste guidate. Da citare che l’emporio di Cassa Macchi, che non è solo un esempio del recupero di un luogo storico, ma la proposta concreta e attuale di un modello attivo e partecipato di economia circolare con cui il FAI lancia un messaggio per il futuro, promuovendo buone pratiche, comportamenti e stili di vita sostenibili, che oggi è necessario adottare per reagire alla crisi ambientale.
Qui trovate infatti alimenti sfusi, per ridurre gli sprechi e i rifiuti di imballaggi inutili, prodotti locali che sostengono l’economia del territorio, articoli realizzati con materiali riciclati, libri di seconda mano e idee per lavori «fai da te», in linea con i concetti di restauro, riuso e riciclo.




















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