140 opere e 80 grandi artisti contemporanei di tutto il mondo collegati da un dialogo sui più importanti temi sociali come il rapporto con il corpo, l’identità in continua evoluzione, il multiculturalismo e le complesse interazioni tra Oriente e Occidente. Una mostra da non perdere a Palazzo Reale dal 7 maggio al 5 maggio 2025.
Il panorama culturale milanese si arricchisce dell’attesa mostra d’arte nata dalla collaborazione tra il Comune di Milano – Cultura, Palazzo Reale e la Fondazione Giuseppe Iannaccone. La produzione esecutiva è curata da Arthemisia, con Daniele Fenaroli come curatore e Vincenzo de Bellis come supporto scientifico. La mostra rappresenta una piattaforma unica per sviscerare i temi della contemporaneità attraverso le prospettive di artisti di fama internazionale.
La mostra approfondisce l’arte contemporanea esaminando temi come l’identità, il corpo, la sessualità e la marginalità, presentando una vasta gamma di artisti. Wangechi Mutu, Raqib Shaw e Luigi Ontani, ad esempio, esplorano l’identità e l’appartenenza culturale, spesso mescolando nelle loro opere elementi tradizionali e moderni. Roberto Cuoghi e Tammy Nguyen esplorano i concetti di metamorfosi. Contemporaneamente, Hayv Kahraman e Hiba Schahbaz discutono della diaspora e del corpo come spazio della memoria. Gli artisti Imran Qureshi e Kiki Smith indagano la condizione umana utilizzando immagini viscerali e simboliche.
Altre sezioni presentano Tracy Emin e Lisa Yuskavage, che affrontano il tema della sessualità femminile e della vulnerabilità, mentre Shadi Ghadirian riflette sulle tensioni di genere e sulle restrizioni culturali nel mondo islamico. L’iconografia della cultura pop è utilizzata da Muntean/Rosenblum, Martin Maloney e Katja Seib per esplorare linguaggi e narrazioni visive. Artisti come Francis Alÿs, Pietro Roccasalva e Andro Wekua approfondiscono i temi del viaggio e della trasformazione. Nel frattempo, Giangiacomo Rossetti e Karen Kilimnik riflettono sul concetto di spazio e realtà. La mostra si estende a Hernan Bas, Nicole Eisenman e Paola Pivi, che dialogano su corpo, desiderio e fluidità di genere. Si conclude con Adrian Paci, Marinella Senatore, Massimo Bartolini e Hannah Quinlan che esplorano le esperienze collettive e l’evoluzione dei ruoli sociali.
Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura, ha sottolineato la capacità della mostra di mettere in discussione la percezione della società e dei problemi contemporanei attraverso nuove prospettive. “Le opere in mostra indagano temi critici come l’identità, il corpo, la memoria collettiva e l’interazione tra realtà e immaginazione, creando un paesaggio artistico vibrante che riflette la complessità del presente”, ha dichiarato Sacchi. Ha inoltre sottolineato che Palazzo Reale, attraverso questa impressionante schiera di opere e artisti, continua a fungere da sito cardine per il dialogo e la scoperta, arricchendo il programma della Milano Art Week per il 2025.
Ogni sala della mostra richiama un tema o una tendenza centrale nella produzione artistica contemporanea, che si tratti di riflessioni sull’identità di genere, di ricerca dei diritti civili, di solitudine, di introspezione, di dinamiche di gruppo o di rottura degli archetipi culturali. Esplora anche l’interfaccia tra il mondo naturale e quello artificiale, spesso influenzato dall’intervento umano.
Questo motivo ricorrente mantiene un tema dualistico di realtà contro immaginazione per tutta la mostra, raffigurando un viaggio tra sogno e realtà in cui allegoria, mitologia e leggenda da un lato dialogano e si intrecciano con la storia, la politica e la società dall’altro.
Giuseppe Iannaccone ha sottolineato l’esplorazione senza tempo delle emozioni umane nell’arte, affermando: “È affascinante osservare attraverso la storia dell’arte come gli artisti abbiano costantemente espresso i sentimenti, le emozioni, i piaceri e i tormenti degli esseri umani, adattandosi da un’epoca all’altra e mantenendo un’essenza poetica attraverso i periodi”.
Per i possessori della Milano Museo Card, la mostra è a ingresso gratuito, facilitando ulteriormente l’accesso a questo evento culturalmente significativo.
Maggiori informazioni sul sito di Palazzo Reale di Milano.









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