Carsulae era uno del centri urbani di epoca romana attestati nel territorio posto, grosso modo, tra la vicina Interamna Nahars (Terni) e Narnia (Narni) e la sua nascita si può collocare all’indomani della realizzazione della via Flaminia, atto conclusivo del processo di romanizzazione dell’Umbria, iniziato nel 300 a.C. con la presa di Nequinum, città umbra che precedette la deduzione della colonia di Narnia, e terminato nel 241 a.C., anno della deduzione della colonia di Spoletium.
La via Flaminia, realizzata entro il 220 a.C., insieme alla natura stessa del sito, ben esposto, ricco di terreno coltivabile e sorgenti, costituirono i presupposti per la nascita del centro, che si colloca, in base alle conoscenze attuali, entro la fine del III sec. a.C., dopo la creazione della consolare, che in Umbria, all’altezza di Narni, si divide in due rami: quello occidentale passa per Carsulae, Massa Martana e Bevagna, mentre quello orientale per Terni e Spoleto, e si ricongiungono nei pressi di Foligno.
La fase repubblicana è nota soltanto da iscrizioni e da pochi resti di strutture individuate sotto le sostruzioni del foro. Il sito infatti venne urbanizzato e monumentalizzato a partire dall’epoca augustea, periodo in cui raggiunse il suo massimo splendore, divenne municipium e la popolazione venne iscritta nella tribù Clustumina, la stessa di Interamna.
Dagli inizi del IV sec. d.C. iniziò un rapido declino, che culminò nell’abbandono definitivo, da collocare tra la fine del IV e gli inizi del V sec. d.C. Le cause sono da ricercarsi nella progressiva perdita di importanza del ramo occidentale della via Flaminia in favore di quello orientale e, soprattutto, nell’assenza di un circuito murario difensivo, motivi che spinsero gli abitanti a spostarsi in luoghi più elevati e meglio difendibili.
Carsulae oggi
La storia della riscoperta del centro inizia già dall’epoca di Federico Cesi (XVI secolo) e fu seguita poi da ricerche volute dallo Stato Pontificio, volte soprattutto al recupero di oggetti e opere di alto livello. Le campagne di scavo che hanno contribuito al recupero del sito archeologico cominciarono nel 1951 ad opera dell’archeologo Umberto Ciotti e continuarono fino al 1972, con il rinvenimento ed il restauro dei monumenti che possiamo ammirare oggi.
A questi si sono poi aggiunti gli interventi di scavo alle terme, a cura della Valdosta University e le indagini presso il Quartiere Nord-Est e l’area forense, ancora in corso, condotte su concessione ministeriale dall’associazione ASTRA. Il livello finora raggiunto dalle ricerche non consente di stabilirne l’originaria estensione; considerando la natura del territorio circostante, occupato da piccoli insediamenti sparsi e da ville rustiche, si potrebbe ipotizzare che Carsulae fosse soprattutto un centro amministrativo di riferimento.









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